06/05/2024 Approvazione del bilancio del Gruppo AEC nell’anno della fusione
Lo scorso 30 aprile, dall’Assemblea dei Soci, è stato approvato il Bilancio 2023 del Gruppo AEC. L’esercizio in questione è stato principalmente caratterizzato dalla fusione per incorporazione di Bridge Insurance Broker in AEC andando così a consolidare così il percorso di crescita già avviato a partire dall’anno 2022.
La ristrutturazione aziendale e gli investimenti fatti hanno generato risultati molto significativi e resi possibili grazie ad una strategia chiara e consistente, supportata da una squadra strutturata e coesa e una Rete Commerciale sempre più presente e attiva sul territorio.
Ecco le cifre:
Raccolta premi complessiva € 45.740.109;
Ricavi lordi € 13.617.655 milioni;
Ebitda positiva per € 1.970.299 rispetto (+ 195% rispetto all’anno precedente).
Anche per il 2024 il Gruppo si pone come obiettivo principale quello di valorizzare al massimo la relazione con il Network con l’obiettivo di far conoscere al meglio i prodotti già a disposizione ed i nuovi che saranno lanciati a breve termine e nel corso dell’anno.
Alessandro Cianelli AD del Gruppo AEC ha commentato “Chiudiamo l’anno con un risultato molto importante e di grande soddisfazione, direi quasi indispensabile per consolidare la strategia attuata nell’anno 2022 con un obiettivo di lungo termine. Un grande ringraziamento a tutti i miei Collaboratori che, con il loro prezioso supporto ed entusiasmo, hanno reso possibile questo primo importante risultato guardando al futuro con grande ambizione. Un grande ringraziamento al team di Londra e Boston per il loro prezioso supporto strategico”
04/05/2023 Un 2022 di riorganizzazione con l’obiettivo di una forte espansione nel triennio 2023-2025
Dopo un complicato 2021, relativamente al Mercato italiano, il Gruppo Coverys European Holdings, attraverso le due società italiane acquisite nel 2020, AEC Underwriting e Bridge Insurance Broker, a seguito di una forte ristrutturazione aziendale, chiude il 2022 con un risultato molto positivo ed in netta controtendenza rispetto all’anno precedente.
Il gruppo guidato da Alessandro Cianelli dal luglio 2022, già Amministratore Delegato di Bridge Insurance Broker, conferma un ottimo posizionamento sul mercato e una strategia di investimenti di lungo periodo.
Il 2022 si è caratterizzato per l’avvicinamento strategico di AEC Underwriting e Bridge Insurance Broker, sia per la condivisione del Network che per l’allineamento informatico con il lancio della piattaforma MyAEC avvenuto nel Dicembre 2022. L’obiettivo», ha spiegato Alessandro Cianelli, «è quello di concretizzare i numeri attualmente presenti in Italia fra le due società, in una Società unica. Il 2023 si caratterizzerà infatti per la fusione formale di Bridge in AEC con l’obiettivo di ottimizzare le forze in campo sia in termini di processi che di prodotti per permetterci di iniziare la fase di espansione pienamente ottimizzati a livello interno. Oltre ad affacciarsi a nuovi Mercati, l’obiettivo primario è quello di investire e consolidare sempre più, le relazioni con gli Assicuratori che ci hanno dato supporto fino ad oggi e che desideriamo coinvolgere sempre maggiormente in chiave futura cercando di garantire la massima stabilità al nostro Network. Investiremo nel personale con nuovi ingressi che ci permetteranno di perseguire i nostri ambiziosi obiettivi.
I risultati 2022:
Ricavi lordi € 12,7 milioni, +11% rispetto all’anno precedente;
Ebitda positiva per € 380.164 rispetto ad un Ebitda 2021 negativa per € 205.566.
Nel primo trimestre 2023 si consolida ancor di più il trend positivo del Gruppo, passando da una Ebitda negativa 2022 di € 45.548 ad un Ebitda positiva di € 289.131.
AEC Underwriting e Bridge Insurance Broker operano attraverso una rete di circa 900 Intermediari, offrendo soluzioni specialistiche in ambito Financial Lines, Med-Mal, Property & Casualty.
Fra le novità 2023 ci sono nuovi accordi con Assicuratori Internazionali sia in ambito PI che Med-Mal, Enti Pubblici, CVT autovetture e molto altro. Coverys European Holdings
22/03/2023 La specializzazione come valore competitivo
La detrazionefiscale 110%, se da un lato ha aperto grandi opportunità per il settore edilizio, dall’altro ha generato nuovi scenari di rischio. Sono nate in tal senso polizze dedicate per assicurare interventi di ristrutturazione su diversi edifici.
Questi i temi che si stanno discutendo all’evento “Super Bonus…esperienze, prospettive” organizzato da SZ Broker con il patrocinio di RPT Umbria presso la sala Congressi di Umbria Fiere a Bastia Umbra.
10/05/2022 I due marchi di Coverys European Holdings sempre più vicini. Obiettivo: la condivisione del network e l’allineamento informatico.
L’allineamento strategico dei suoi due marchi Aec Underwriting (agenzia acquisita nel gennaio del 2020) e Bridge Insurance Broker (società di brokeraggio acquisita a ottobre 2020) è uno degli obiettivi di Coverys European Holdings, il network specializzato nei mercati europei che sta puntando sullo sviluppo anche in Italia.
Ora il percorso di avvicinamento ha visto un’accelerazione partendo dalla condivisione del network. Secondo quanto viene specificato in una nota, attualmente le due società di intermediazione gestiscono un network composto da circa 500 intermediari “ciascuno con una sovrapposizione di solamente il 15%”. «L’obiettivo», ha spiegato Alessandro Cianelli, che qualche settimana fa è stato nominato head of Italy Coverys European Holdings e a cui, dunque, è stato affidato il compito di supervisionare l’allineamento strategico dei due marchi, «è quello di concretizzare i numeri attualmente presenti in Italia fra le due società, in una visione unica. Attualmente abbiamo 50 dipendenti, 60.000 polizze gestite, oltre 10 milioni di euro di commissioni generate con 40 milioni di euro di premi gestiti e un network potenziale di 1.000 intermediari».
Si tratta di numeri che rappresentano, ha aggiunto Cianelli, «la base di partenza per iniziare un processo di sviluppo, ottimizzazione e crescita che ci porta a inevitabilmente a puntare a obiettivi estremamente ambiziosi da concretizzarsi entro 3 anni».
Aec Underwriting e Bridge Insurance Broker hanno come prerogativa, nel 2022, non solo la condivisione del network, ma anche l’inizio dell’allineamento informatico “come asset strategico e condiviso con l’obiettivo di aumentarne sempre di più l’efficienza dei processi a favore dei propri intermediari”.
(Fonte: Tuttointermediari)
09/08/2023 Alessandro Cianelli: La fusione di Bridge in AEC Underwriting dovrebbe essere perfezionata entro il mese di ottobre 2023
Da oltre un anno Alessandro Cianelli ha aggiunto al ruolo di Ceo di Bridge Insurance Broker quello di Ceo del Gruppo AEC con l’obiettivo di ottimizzare gli investimenti italiani di Coverys European Holdings Ltd e coordinare la fusione di Bridge in AEC. Abbiamo voluto sentirlo per fare il punto della situazione dopo questo periodo e conoscere quali saranno i prossimi passi dal punto di vista strategico.
“Dal luglio 2022 mi è stato formalmente assegnato, con mia grande soddisfazione, anche il ruolo di Ceo del Gruppo AEC”, spiega Cianelli. “La strategia di ottimizzazione sta andando molto bene sia dal punto di vista informatico, di processo che di costi ed è sinergica alla strategia più ampia di fusione di Bridge in AEC Underwriting che dovrebbe verificarsi entro il mese di ottobre 2023. L’allineamento dei due brand italiani detenuti da Coverys European Holdings è iniziato nella primavera 2022 tramite la condivisione dei due network e con l’obiettivo di poter offrire a tutti i nostri intermediari i prodotti offerti sia da Bridge che da AEC. Parlando di network, quanti intermediari fanno parte della vostra rete? A oggi abbiamo circa 850 intermediari che fanno parte del nostro network, di cui il 60% broker, 35% agenti e 5% subagenti. Quali sono i principali segmenti di attività che mettete a disposizione del network? E in prospettiva, quali sono i rami più interessanti da approcciare? Attualmente il core business sia di AEC che di Bridge è sicuramente il mondo delle RC Professionali e Rc Medica. Abbiamo Binders Lloyd’s in entrambi i casi e offriamo un ventaglio di prodotti molto ampio. I prodotti che proponiamo ai nostri intermediari sono innovativi, evoluti e competitivi, sia per rischi standard che per rischi più complessi. Siamo inoltre Lloyd’s Coverholder nei Rami Property, CVT, Infortuni. Nel 2023, si concretizzeranno due prodotti molto interessanti nel ramo Med Mal in aggiunta al prodotto RCT/O dei piccoli comuni che dovrebbe uscire entro l’anno in corso. Digitalizzazione e Insurtech occupano il centro della scena quando si parla del futuro dell’intermediazione assicurativa. I più catastrofisti preconizzano la fine della figura dell’intermediario, mentre altri sostengono che la consulenza professionale non potrà mai essere sostituita da una macchina. Lei cosa pensa? Sono sempre più convinto che lo strumento informatico sia un mezzo fondamentale per ottimizzare la nostra attività, ma un mezzo e non un fine. Vederlo come un fine a mio avviso ci porterebbe a una distorsione della visione della nostra attività, non siamo informatici ma assicuratori. Oggi il nostro Gruppo possiede uno strumento informatico interessante che ci permette di ottenere un ottimo connubio fra automatizzazione di processo e gestione delle richieste tailor made. L’obiettivo nostro dell’automazione di processo è volto all’ottimizzazione dei processi che per loro natura non sono automatizzabili, come ad esempio i rischi più complessi. A suo avviso, c’è ancora futuro per i piccoli broker che vogliono stare sul mercato da indipendenti? Sicuramente sì, sono fermamente convinto che contro la forza commerciale dei grandi broker ci si possa ancora distinguere con la consulenza e il servizio alla propria clientela; aumentare la propria professionalità con l’obiettivo di essere sempre più apprezzati dalla clientela per il servizio che per il prodotto offerti. L’eccessiva produzione normativa è uno dei grandi lacci al collo degli intermediari assicurativi, agenti e broker. Cosa ne pensa? Credo che sia giusto informare adeguatamente il cliente e porre in atto tutte le dovute tutele a suo favore, talvolta però, la produzione di tanta documentazione va verso la direzione opposta rispetto all’intenzione originaria. L’eccessiva regolamentazione produce una troppa burocratizzazione che toglie energie considerevoli e tempo al business quotidiano del broker, considerando anche il tempo da dedicare all’aggiornamento professionale e ad informarsi sui nuovi prodotti in arrivo sul mercato o sulle soluzioni innovative lanciate sui mercati internazionali. Su questo fronte le istituzioni dovrebbero essere attente, cercando di evitarlo. Parlando di risultati, come avete chiuso l’esercizio 2022 e come sta andando il 2023? Abbiamo chiuso il 2022 con un risultato positivo specialmente se rapportato al risultato 2021 che ha fatto registrare una perdita rilevante. Nel 2022 abbiamo avuto una raccolta premi complessiva pari ad € 45,9 milioni, + 16% rispetto all’anno precedente e ricavi lordi per € 12,7 milioni, +11% rispetto all’anno precedente chiudendo praticamente il bilancio a zero perdita. Il primo semestre 2023 ha fatto registrare un incremento dei premi del 6,5% sfiorando quota 23 Mln di euro e un incremento dei ricavi pari al 9,2%. Abbiamo un EBITDA positiva ed in forte controtendenza rispetto allo stesso periodo 2022 pari ad € 775.202 ed un profitto pre-tax pari ad € 472.180. Il Gruppo conferma infatti un ottimo posizionamento sul mercato e una strategia di investimenti di lungo periodo, che oltre ad affacciarsi a nuovi mercati, avrà l’obiettivo primario di investire e consolidare sempre più, le relazioni con gli assicuratori che ci hanno dato supporto fino ad oggi e che desideriamo coinvolgere sempre di più in chiave futura cercando di garantire la massima stabilità al nostro network.
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